Fonte : La Stampa
di Federico Guerrini
Non è la stessa cosa, ma non avendo sottomano un genitore, troppo impegnato a lavorare per poter stare con loro, i bambini inglesi si potranno forse accontentare di un'applicazione per dispositivi Apple che consente di leggere una fiaba, e di scorrerne insieme le pagine a distanza.
Il programma si chiama “Nursery Rhymes with Story Time” e funziona sia con iPhone e iPod touch che con iPad. L'hanno ideato insieme la casa editrice di libri digitali Atomic Antelope, già nota per una splendida versione per tablet di Alice nel Paese delle meraviglie e la software house Ustwo. Questa nuova applicazione costa 2 sterline e 39 pence, circa tre euro ed è stata l'app più venduta in Gran Bretagna la scorsa settimana.
Il catalogo è quello delle favole inglesi più tradizionali, filastrocche come Humpty Dumpty, Jack and Jill, e Three Blind Mice. Genitori e figli possono sincronizzare i loro dispositivi collegandosi al Game Center, il centro per l'intrattenimento online, di Apple; in questo modo la voce dell'adulto può tenere il ritmo del bimbo, vedere quando questi sfoglia le pagine e guidarlo passo a passo attraverso la narrazione.
“Nel frenetico mondo moderno, in cui viaggi di lavoro, spedizioni e a volte le separazioni, allontanano i genitori dai loro figli, Nursery Rhymes with Story Time può ricongiungerli – sostiene Chris Stevens, responsabile esecutivo di Atomic Antelope”.
Purché invece, offrendo un valido sistema per tirare tardi in ufficio senza troppi sensi di colpa, non contribuisca ancor più a distanziare i familiari fra loro.
Il tema della “cura” tecnologica a distanza, che si tratti di quella dei bambini piuttosto che dell'assistenza agli anziani, è di grande attualità. In alcune case americane, videocamere e strumenti programmati per ricordare ai più vecchi quando è ora di prendere le medicine, stanno già prendendo il posto delle badanti.
Esistono anche robot che assomigliano a dei bambini - una specie di evoluzione dei tamagotchi - da accudire per farli "stare bene"; per alcune persone possono costituire un antidoto alla solitudine e alla mancanza di una famiglia reale.
Tutto molto economico e pratico, ma resta da appurare se non esiste il rischio che le nuove tecnologie, concepite in origine per unire, possano invece condurre a nuove forme di isolamento.
fonte : http://www.lastampa.it/
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