Ecco CIRO (Scipionyx samniticus) , il piccolo dinosauro vissuto 110 milioni di anni fa e scoperto nel 1980 a Pietraroja in provincia di Benevento. La sua caratteristica è qualla di aver conservato i tessuti molli degli organi interni tanto da poter studiare anche i batteri contenuti nell’intestino. Il suo ritrovamento, quindi , si è rivelato una vera e propria miniera di informazioni per gli studiosi che hanno potuto analizzare e descrivere grazie a tecniche innovative, come fotografia in luce ultravioletta, TAC e microscopia elettronica scansione (SEM), la sua anatomia , risalendo anche alle possibili cause della sua morte dato l'eccezionale stato di conservazione dei suoi resti. I risultati di questi anni di studio sono stati raccolti in un libro di 300 pagine dai paleontologi del Museo di Storia Naturale di Milano, Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco. Ciro è lungo 50 centimetri e pesa 200 grammi ed il suo scheletro è abbastanza conservato dalla testa fino alla coda, ha i denti e gli artigli, parte della trachea, residui dell’esofago, tracce del fegato, l’intero intestino, i vasi sanguigni, capillari, muscoli. La sua vita si pensa sia stata breve per le strane proporzioni del corpo, gli occhi grandi e il muso corto, la fontanella ancora visibile nel cranio e la presenza di una cavità che ospitava la sacca del tuorlo.Attraverso le analisi è stato possibile risalire anche al suo pasto prima di essere inghiottito dal mare ed essere seppellito dai sedimenti .
Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano mette a disposizione i risultati della ricerca .
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