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venerdì 17 giugno 2011

La matematica è in tutti noi ....

E' quanto emerge da uno studio effettuato  su una popolazione chiamata Mundurucu da un gruppo di ricerca guidato dal matematico e neuroscienziato Stanislas Dehaene del Centro Nazionale di Ricerche Scientifiche francese e pubblicato sulla rivista Pnas, .
Chi sono i MUNDURUKU?
Sono gli abitanti di un villaggio isolato dell' Amazzonia  in  quale manca ogni accesso all’informazione tipica delle società contemporane e completamente privi di istruzione matematica, non utilizzano strumenti di misura o bussole, non hanno  mappe: le loro parole per le direzioni sono limitati all'alba,al  tramonto, a monte e a valle. La lingua di Munduruku ha poche parole per i numeri  (che comunque utilizzano) ma non oltre cinque, usano il concetto di "pochi' e 'molti' ma non costantemente; non possiedono i termini relativi al triangolo o al quadrato, se non il cerchio, non sanno esprimere i concetti di rette parallele, linee, punti o angoli ... eppure i  ricercatori hanno scoperto che comprendono molti principi della geometria, così come fanno i bambini americani e in alcuni casi quasi come gli adulti.
I test sono stati somministrati  ad un campione costituito da 22 adulti e 8 bambinie confrontando i risultati con prove equivalenti su un campione costituito da studenti francesi e statunitensi : i Mundurucu hanno mostrato comprensione comparabili e  anche  performace migliori in particolare sulla conoscenza delle superfici sferiche. Al campione veniva mostrata una serie di diapositive illustranti vari concetti geometrici, ogni diapositiva aveva sei immagini, cinque di esse erano esempi del concetto, una non ne faceva parte ; le risposte sono state positive per il 64% dei bambini e l'83% degli adulti in un rapporto che non discosta molto da quello del campione di riferimento.
I ricercatori hanno anche testato la capacità di usare  mappe, dimostrando che i Munduruku che non avevano mai visto una mappa prima erano in grado di trovare degli oggetti   precedentemente nascosti .
La capacità  di identificare  le forme geometriche sembra quindi indicare che i concetti della geometria siano innati e conformi alla geometria euclidea , anche in assenza di un apprendimento derivato da un insegnamento formalizzato e dallo studio dei concetti derivanti dai  libri di testo scolastici.

Lo studio è  stato pubblicato in Proceedings of National Academy of Sciences degli Stati Uniti a PNAS.org.
Proceedings of the National Academy of Sciences di Stati Uniti d'America
Pnas, fin dalla sua fondazione nel 1914,  pubblica rapporti di ricerca all'avanguardia, commenti, recensioni, prospettive, documenti di colloquio e azioni dell'Accademia  in PNAS Early Edition.
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